Dife, la gestione dei rifiuti sostenibile

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Intervista a Lorenzo Romani, responsabile marketing Dife .Per l’azienda pistoiese il recupero è a oggi al 75%, tra energia autoprodotta e certificazioni ambientali

115mila tonnellate di rifiuti gestiti ogni anno, il 75% dei quali destinato a operazioni di recupero. Sono i numeri di Dife, azienda fondata da Fernando Tissi nel 1978 che, da una conduzione familiare, è cresciuta fino a diventare una realtà di rilievo nel settore della gestione e della valorizzazione dei rifiuti industriali, oggi alla terza generazione. Ne parliamo con Lorenzo Romani, responsabile marketing dell’azienda.

Dottor Romani, può darci qualche dato su rifiuti gestiti, impianti e linee di lavorazione?

«Tra le tipologie di rifiuti gestiti hanno una predominanza quelli provenienti dalla grande distribuzione, dal settore tessile (circa 5.000 tonnellate di rifiuti tessili recuperati per fini energetici e di materia), dalla pelletteria e dalla cantieristica navale, oltre che dall’industria alimentare, da quella della carta (15.000 tonnellate raccolte e avviate al recupero) e via via da tutti gli altri comparti produttivi.

I due poli impiantistici di Dife, che occupano una superficie di 30mila mq, sono localizzati in provincia di Pistoia: a Serravalle Pistoiese si trovano infatti gli impianti per il trattamento dei rifiuti non pericolosi e, a Montale, lo stoccaggio di quelli pericolosi. Il trattamento dei rifiuti si sviluppa secondo diverse linee di lavorazione: la selezione per gli imballaggi e rifiuti solidi recuperabili; la triturazione e compattazione per rifiuti solidi; la miscelazione per rifiuti liquidi e fangosi; infine, lo stoccaggio per rifiuti pericolosi e non pericolosi.

Nel 2016, Dife ha inoltre iniziato a progettare un impianto per massimizzare efficienza e recupero dei materiali e nel 2020 è stato introdotto un separatore balistico doppio, che ha permesso di quadruplicare la capacità di selezione, aumentando qualità e quantità dei materiali avviati al recupero».

Quale è il ruolo di Dife nel processo di gestione dei rifiuti industriali e nel servizio di intermediazione per la gestione dei rifiuti in Italia?

«Dife rappresenta l’anello di congiunzione tra la fase di produzione del rifiuto e quella della sua trasformazione finale, riconosciuta per questo come riferimento da numerosi consorzi nazionali che si occupano di raccolta, trattamento e recupero di materiali riciclabili. Oltre alla partecipazione ai consorzi, dal 2017 Dife offre i propri servizi su scala nazionale, garantendo una copertura capillare per aziende con più sedi operative in Italia, ponendosi come interlocutore unico per la gestione dei rifiuti a 360 gradi».

E come si pone l’azienda dal punto di vista della tutela ambientale, certificazioni ISO e sostenibilità?

ITALIA ECONOMY - Dife, la gestione dei rifiuti sostenibile«Da sempre Dife pone l’attenzione alla tutela dell’ambiente, privilegiando un approccio di economia circolare. L’impegno per la sostenibilità è rappresentato anche dalle certificazioni ottenute: ISO 14001:2015 a sostegno della sostenibilità ambientale, ISO 45001:2018 per la dimensione sociale e ISO 9001:2015 che all’interno del sistema di gestione integrata va a coprire la dimensione di governance. Dal 2022 è, inoltre, iniziato il percorso di mappatura e rendicontazione dell’impatto ambientale di Dife, attraverso la pub blicazione del primo bilancio di sostenibilità.

Dallo scorso anno è poi stata redatta la prima analisi di materialità, andando a coinvolgere i diversi portatori d’interesse delle attività e degli impatti Esg di Dife, mentre da quest’anno è stato intrapreso il percorso di monitoraggio delle emissioni Ghg, per ottimizzare il nostro impatto ambientale. Da gennaio 2025, Dife autoproduce energia grazie a un impianto fotovoltaico installato sul tetto dello stabilimento principale, che va a coprire il 30-35% dei consumi aziendali grazie a 963 pannelli per 3200 mq di estensione.

Inoltre, abbiamo in programma investimenti per la tutela della biodiversità e l’ampliamento delle aree verdi, che oggi coprono circa il 50% delle nostre superfici, come fonte di compensazione dell’impatto ambientale generato. Investiamo, infine, molte risorse nella digitalizzazione dei processi interni, anche per sviluppare un sistema di raccolta dati cruciale per la nostra strategia di sostenibilità».

A proposito di digitalizzazione: quali sono le soluzioni proposte ai clienti?

«Dife ha sviluppato un team interno e una soluzione digitale in-house, per efficientare ogni fase del processo di gestione rifiuti e fornire un servizio integrato dal punto di vista tecnologico. Il portale Dife è una soluzione digitale che permette di tracciare in tempo reale ogni fase del processo di gestione rifiuti. Un’unica piattaforma per organizzare ogni aspetto della gestione in pochi click.

Così è possibile richiedere il ritiro dei rifiuti direttamente online, monitorare scadenze e rinnovare la documentazione tecnica, controllare in tempo reale l’avanzamento delle richieste, lo storico dei dati e i contratti attivi. Tutto ciò permette al cliente una gestione più fluida e senza intoppi, precisa e trasparente, che riduce tempi e costi indiretti, aumentando la produttività ed eliminando i fattori di rischio legati alla non conformità normativa. Da poco il portale clienti è inoltre disponibile anche su smartphone e tablet».

Sostenibilità, inoltre, fa rima con comunità: quali sono i progetti messi in campo sul territorio?

«In memoria del fondatore Fernando Tissi, nel 2017 nasce Dife for Kids, un’iniziativa sociale che prevede la nostra partecipazione attiva a eventi giovanili e sportivi, con l’obiettivo di coinvolgere le nuove generazioni in attività di intrattenimento educativo, per diffondere la cultura del riciclo e, più in generale, un messaggio ecologico.

Grazie a Capitan Fernandone, la mascotte del progetto, i giovani imparano l’importanza della tutela ambientale, divertendosi con giochi a tema. Dife, infatti, abbraccia progetti sociali e virtuosi, a sostegno dell’ideale per cui anche i rifiuti sono risorse che non vanno sprecate. Solo nel 2024 sono stati coinvolti circa 6mila ragazzi, per un totale di 30 eventi, nell’ambito delle collaborazioni con associazioni e istituti scolastici.

A livello di sostenibilità sociale, Dife sostiene associazioni benefiche come I Bambini delle Fate SpA Impresa Sociale, Ora per DopoDiNoi APS e, con Giunti di Pistoia, collabora alla donazione di biblioteche per bambini a favore di enti locali. Inoltre, accogliamo ogni anno studenti per contribuire al progetto di alternanza scuola-lavoro. Per il territorio, una delle ultime iniziative è stata Life Terra, un progetto svolto in collaborazione con Legambiente per la riqualificazione di un’area verde abbandonata di Pistoia, con la messa a terra di 100 alberi autoctoni che sono andati a creare un nuovo parco in città».

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Immagine di David Meccoli
David Meccoli

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