Il futuro dei dati, le soluzioni di SevenData

Con Fabrizio Vigo, Ceo di SevenData, parliamo delle prospettive di crescita per l’azienda e di come l’IA sarà sempre più fondamentale per sviluppare soluzioni personalizzate per i clienti

SevenData è una martech company, leader nei settori del data marketing e della business information. Nata nel 2018 da una visione innovativa di professionisti del settore, conta oggi ricavi per più di 13 milioni di euro con 2500 clienti tra grandi aziende e PMI.

Gli ultimi anni hanno visto una crescita importante, grazie soprattutto alla collaborazione con Kompass International, la più grande piattaforma di corporate search e marketing solutions B2B, e a oculate acquisizioni come quella nel 2020 di ShinyStat, la più importante piattaforma italiana di web analytics, data management (DMP) e marketing automation.

Fabrizio Vigo ci racconta le sfide iniziali del progetto e le opportunità di crescita che l’azienza potrà cogliere nel prossimo futuro.

Lei è uno dei cofondatori di SevenData: che cosa vi ha spinti a creare una start up come questa?

«Come fondatori venivamo già da un’esperienza in questo settore e ci siamo resi conto che ci poteva essere la possibilità di creare qualcosa di innovativo, sia dal punto di vista del processo, con l’utilizzo dell’IA, che da quello dei contenuti, andando a ricercare i dati dal web oltre che dalle fonti ufficiali. Questo è un settore molto dinamico, con crescite importanti e presidiato da player robusti, ma credevamo fermamente di poter offrire qualcosa di distintivo, offrendo soluzioni taylor-made per alimentare i processi di marketing commerciali e, in generale, i processi di valutazione del rischio.

La difficoltà iniziale non è stata tanto quella di testare la nostra idea, che era già ben validata dalla nostra esperienza sul mercato, quanto di finanziare dati, tecnologie e persone in un settore dove è necessaria un’elevata intensità di capitale. Abbiamo costruito il nostro brand nel corso del tempo, applicando sistematicamente un pensiero laterale e mettendo la nostra competenza a servizio dell’innovazione, superando così approcci validi, ma in quel contesto ormai superati che derivavano dal nostro background».

SevenData è passata in poco tempo da start up a vera e propria azienda: quali sono state le tappe più importanti di questi ultimi anni?

ITALIA ECONOMY - Il futuro dei dati, le soluzioni di Sevendata
Fabrizio Vigo

«Dal 2018, siamo cresciuti davvero molto, investendo complessivamente oltre 10 milioni di euro. Momenti decisivi sono stati, per esempio, il completamento della nostra piattaforma integrata e l’ampliamento della nostra rete di vendita. Voglio citare anche la recente acquisizione di YoUnique, leader nel settore della business information. Oggi possiamo dire di essere nella fase più importante della nostra storia: è il momento di raccogliere i frutti di

questi grandi investimenti iniziando a generare cassa in modo sempre più significativo. Per noi è come giocare, finalmente, in Serie A».

Quali sono gli step per una gestione ottimale del cliente?

«I nostri commerciali sono formati per partire proprio dai suoi bisogni e, poi, fornire soluzioni su misura. Abbiamo una rete di vendita costituita da una serie di “antenne commerciali” (ad oggi, quasi una cinquantina) che ci consente di intercettare questi bisogni e capire la direzione in cui far evolvere l’offerta, con un’area marketing che osserva e analizza il contesto competitivo.

Proprio per perfezionare questa offerta, abbiamo recentemente creato un presidio di AI Champions che guarda quotidianamente a che cosa evolve in ambito tecnologico per poi tradurre queste osservazioni in progetti che possono ottimizzare i nostri processi e le nostre modalità di funzionamento».

Ormai l’IA è fondamentale per l’elaborazione e l’interpretazione dei dati e per la gestione del rischio di credito: qual è il futuro dell’intelligenza artificiale nel vostro campo?

«L’IA per il nostro settore è assolutamente fondamentale, perché aumenta enormemente la capacità elaborativa dei dati e ci rende possibile concentrarci sul trovare sistematicamente le soluzioni migliori per i nostri clienti dal punto di vista funzionale.

Grazie all’IA e agli strumenti di machine learning, abbiamo potuto arricchire il valore dei dati che raccogliamo dal web e abbiamo creato il nostro rating, che ci consente di valutare il rischio di insolvenza delle imprese.

Al momento, stiamo lavorando su vari fronti: quello delle interfacce vocali per dare alle nostre piattaforme di analisi una modalità sempre più friendly per l’utente, quello dell’ottimizzazione dell’interazione dei commerciali con i nostri sistemi di CRM e, infine, quello del miglioramento della capacità di sviluppo dei nostri team tecnici con l’utilizzo del cosiddetto code assistant».

SevenData utilizza strumenti come le reti neurali artificiali: cosa sono nello specifico e come funzionano?

«Le reti neurali artificiali fanno parte degli strumenti cosiddetti di machine learning e sostanzialmente sono un modello matematico che consente di trovare i migliori elementi predittivi all’interno di un set di dati. Noi lo utilizziamo, ad esempio, per analizzare i bilanci delle imprese e arrivando così a esprimere la probabilità che quell’impresa possa andare in insolvenza nei dodici mesi successivi.

Il grande valore aggiunto della rete neurale artificiale, rispetto a modelli statistici più lineari, è la capacità di elaborare e di apprendere sistematicamente da volumi sempre incrementalizzati, ma è importante che l’utilizzo di queste tecnologie sia sempre supervisionato così da poter spiegare al cliente il perché di quel risultato e contestualizzare i dati che si ottengono».

Quali sono gli obiettivi principali per i prossimi anni?

Finora siamo cresciuti mediamente del 20 per cento ogni anno e l’obiettivo è chiaramente quello di continuare così per poi ulteriormente accelerare. Proprio per questo, stiamo considerando nuove acquisizioni in modo da rendere più completa la nostra offerta e aumentare quella massa critica che ci consentirebbe di essere visti dai grandi clienti del mondo finance e dalla pubblica amministrazione come interlocutori più credibili.

Fino ad ora, ci siamo concentrati sul mercato italiano, ma il prossimo anno vorremmo cominciare anche a guardare a quello internazionale, in particolare a quello europeo».

Leggi altro su I Protagonisti

condividi su:

Immagine di La redazione
La redazione

Leggi anche

Vuoi ricevere le nostre ultime news? Iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato

ARTICOLI PIÙ LETTI
ULTIMI ARTICOLI