Formare il futuro: giovani, impresa e innovazione

Share

Formare il futuro, parole d’ordine: giovani, impresa e innovazione. Intervista a Marco Moscatti, presidente Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Emilia Area Centro

Marco Moscatti, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia, racconta come formazione, networking e cultura d’impresa possano accendere lo spirito imprenditoriale delle nuove generazioni

Marco Moscatti è ingegnere meccanico e amministratore delegato di TEC Eurolab Srl dal 2020. Ha 36 anni e nel 2023 è stato eletto presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia Area Centro, che rappresenta le imprese manifatturiere del settore secondario e di servizi che si trovano nelle province di Bologna, Modena e Ferrara. Con grande passione, il Gruppo Giovani Imprenditori si occupa di trasmettere i valori e la cultura di impresa organizzando corsi di formazione, fornendo occasioni di confronto e riflessione, e promuovendo un’intensa attività di networking a sostegno dei propri soci.

Che cosa l’ha portata ad appassionarsi all’associazione fino a diventare presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia Centro?

«Sono cresciuto in una famiglia in cui si è sempre sentito parlare di impresa, quindi è stato naturale per me iscrivermi subito a 18 anni. Mi interessava, in particolare, incontrare altri giovani imprenditori, approfondire la gestione di impresa, fare networking, andando in una direzione complementare al percorso di studi tecnico che avevo scelto. Un po’ a sorpresa, ho trovato anche un vero e proprio gruppo di amici sempre più coeso e affiatato, che accoglie i nuovi iscritti con entusiasmo cercando di incoraggiare lo scambio di idee e esperienze.

È una mentalità che seguo anche nella mia azienda, dove cerco di confrontarmi e di imparare da tutti e di costruire relazioni per far crescere tutta la squadra nel lungo periodo».

Siamo quasi a metà del suo mandato: quali sono gli obiettivi raggiunti e quali quelli su cui ancora c’è da lavorare?

ITALIA ECONOMY - Formare il futuro: giovani, impresa e innovazione
Marco Moscatti

«Fin da subito l’obiettivo principale è stato quello di contribuire alla formazione della prossima generazione imprenditoriale, ma è un percorso in divenire e nuove idee nascono continuamente. Siamo, ad esempio, molto contenti di essere riusciti ad approvare una simbolica quota associativa: è un passo che va nella direzione di costruire un gruppo solido, in cui le persone si sentono parte di qualcosa di più grande e vogliono contribuirvi attivamente. L’adesione è stata altissima, cosa che ci consente di partecipare con delegazioni numerosissime a livello nazionale.

Per il futuro, c’è l’obiettivo di organizzare un percorso sulle soft skills, mescolando contributi accademici con testimonianze di impresa e trattando argomenti come leadership, comunicazione, gestione dei conflitti, problem solving. Mi piacerebbe riuscire a tenere qualche decina di posti liberi per gli studenti universitari, perché possano sedersi allo stesso livello degli imprenditori e contestualizzare ciò che studiano sui libri».

Come Gruppo Giovani Imprenditori vi fate promotori di numerosi progetti e iniziative per le scuole: come si svolgono e con quali obiettivi?

«Per quanto riguarda le scuole medie, cerchiamo di diffondere la cultura di impresa attraverso incontri con i nostri soci più giovani.

Alle scuole superiori, invece, cerchiamo di essere più pragmatici, proponendo la simulazione di un progetto di impresa, completo di business plan. Ci sono stati ragazzi che, al termine del percorso, avrebbero davvero voluto avviare l’attività imprenditoriale che avevamo simulato e, anche se non ci sono riusciti nell’immediato, sappiamo che rimarrà un seme, una suggestione che li guiderà verso questa strada in futuro».

Il progetto TACC, quest’anno giunto alla sesta edizione, è invece indirizzato agli studenti universitari e li assiste nello sviluppo della propria idea di business perché risponda alle esigenze del mercato. Che frutti ha portato finora?

«Come Gruppo Giovani Imprenditori, siamo fieri di sostenere proposte di valore che già esistono sul territorio come il progetto TACC, avviato dall’Università di Modena e Reggio Emilia. Negli anni, alcune idee sviluppate grazie a TACC hanno trovato investitori e sono diventate realtà. Quest’anno come Confindustria siamo riusciti a coinvolgere la Camera di Commercio di Modena che ha deciso di mettere a disposizione delle aziende che si costituiranno a partire dal

2025 un contributo di 10.000 euro a fondo perduto per l’avvio di un’impresa: a livello di start up, questi sono contributi importantissimi che possono per esempio coprire i costi di registrazione di un brevetto».

Come Gruppo Giovani Imprenditori avete da poco avviato il General Management Program: di cosa si tratta?

ITALIA ECONOMY - Formare il futuro: giovani, impresa e innovazione«È un percorso di formazione sui temi del general management che realizziamo in sinergia con il Gruppo Giovani di Federmanager e in collaborazione con Bologna Business School pensato proprio come una formazione frontale accademica, che diventa, per imprenditori e manager con background diversi, anche un’occasione per imparare gli uni dagli altri oltre che dai relatori.

Un percorso di questo tipo, svolto all’interno dell’associazione, acquista un valore aggiunto perché il confronto e la riflessione non si fermano a quei fine settimana di lezione, ma proseguono nel tempo fra persone che continuano a vedersi grazie alle iniziative che organizziamo. Vogliamo lavorare per rendere questo progetto strutturale e cercheremo di farne partire altre edizioni in futuro».

A inizio settembre si è svolto il tradizionale evento Farete, di cui il Gruppo Giovani cura il convegno finale: quali sono stati gli argomenti più discussi?

«Farete è l’evento annuale più importante per Confindustria Emilia, dove sono presenti tutte le imprese associate del territorio e che nel 2024 ha accolto centinaia di espositori e contato migliaia di visitatori. Il titolo scelto per l’edizione 2024 era Quo Vadis, Europe? Geopolitica e sinergie per una maggiore integrazione europea: abbiamo parlato di elezioni europee, green deal, sinergie e produttività in accordo al Rapporto Draghi, rafforzamento della difesa europea e di come perseguire una politica comune.

Il 7 maggio abbiamo, invece, in programma a Caorso un evento per parlare degli small modular reactors (SMR), nuova frontiera del nucleare che potrebbe andare a sostenere, per esempio, una grande azienda ceramica o un distretto industriale.

La sfida successiva sarà l’organizzazione dell’edizione 2025 di Farete, a settembre prossimo, dove vorremo parlare di temi attualissimi a livello europeo e globale come l’aeronautica, lo spazio e la difesa».

Leggi altro su I Protagonisti

condividi su:

Immagine di Benedetta Campennì
Benedetta Campennì

Leggi anche

Vuoi ricevere le nostre ultime news? Iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato

ARTICOLI PIÙ LETTI
ULTIMI ARTICOLI