Il fondo che sostiene la crescita delle PMI

Un nuovo fondo di private debt promosso da Azimut per sostenere la crescita sostenibile delle PMI italiane, con criteri ESG e il supporto di investitori istituzionali

Il fondo Azimut Diversified Corporate Credit ESG-8 SCSp RAIF è un veicolo di investimento in senior private debt promosso dal Gruppo Azimut, con l’obiettivo di supportare i piani di crescita e sviluppo delle PMI e delle Small/Mid-Cap italiane.

Si tratta di un fondo che integra i criteri ESG nelle proprie strategie di investimento, in linea con l’Articolo 8 del Regolamento SFDR, e che punta a finanziare almeno 50 imprese italiane, sostenendo operazioni industriali e acquisizioni attraverso strumenti come minibond, bond cum warrant e loan, con scadenze fino a 7 anni.

Un approccio responsabile e sostenibile

Il fondo si distingue per il suo forte impegno verso gli investimenti sostenibili: almeno l’80% del portafoglio è destinato a imprese che rispettano precisi criteri di responsible investment strategy e adottano buone pratiche di governance.

Inoltre, per incentivare il percorso di sostenibilità, il fondo prevede meccanismi di premialità collegati al raggiungimento di specifici obiettivi ambientali, sociali e di governance. Un focus particolare è dedicato all’azione per il clima e agli obiettivi di sostenibilità, con almeno il 30% degli investimenti orientato in questa direzione.

Progressi e prospettive di crescita

Il fondo ha completato il suo primo closing nel mese di giugno, raccogliendo 126 milioni di euro grazie al supporto di sette investitori istituzionali, tra cui Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI, Gruppo BEI) tramite InvestEU, che ha partecipato come anchor investor.

A seguire, con il secondo closing, la dotazione del fondo è salita a 161 milioni di euro, grazie all’ingresso di nuovi investitori istituzionali italiani. Ad oggi, il fondo ha già finalizzato tre operazioni di investimento a favore di PMI italiane per un totale di oltre 13 milioni di euro che, uniti ad altri finanziatori, ha permesso di portare l’ammontare complessivo di queste tre operazioni a 27 milioni di euro.

Guardando al futuro, è previsto un nuovo closing entro la primavera del 2025, mentre il team di investimento è già al lavoro per valutare nuove opportunità di bond e loan per altre aziende italiane.

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