L’innovazione che accelera il settore manifatturiero
Dalla value proposition ai rapporti di open innovation, Lucia Chierchia, Managing Partner di GELLIFY, racconta come Forward Factory sostiene la crescita delle startup nel settore manifatturiero e cosa ci aspetta al Demo Day 2024
Forward Factory, acceleratore d’impresa fondato da CDP Venture Capital e gestito da GELLIFY, punta a trasformare il settore manifatturiero italiano attraverso l’adozione di tecnologie innovative. Con un programma strutturato e il supporto di partner industriali di rilievo, Forward Factory accompagna le startup nella costruzione di un’offerta scalabile, offrendo strumenti concreti per costruire la market traction. Lucia Chierchia, Managing Partner & Chief of Open Innovation Ecosystems di GELLIFY, ha spiegato le sfide, le opportunità e i prossimi obiettivi di questo programma unico.
Le principali sfide per le startup del digital manufacturing
Chierchia descrive il processo di crescita delle startup nel settore manifatturiero come un percorso complesso, che richiede di affrontare sfide su più fronti. Tra queste, la definizione della value proposition è cruciale: «Una delle prime difficoltà che molte startup affrontano riguarda la definizione e l’adattamento della loro value proposition. Se alcune hanno un posizionamento chiaro e strutturato fin dall’inizio, altre devono ancora identificare con precisione i loro target di riferimento.
Questo significa non solo segmentare i diversi tipi di clienti a cui possono rivolgersi, ma anche comprendere come meglio posizionarsi nel mercato. Ad esempio, una startup può scegliere di orientarsi verso i produttori di macchinari industriali o, alternativamente, verso gli utilizzatori finali di tali macchine. La capacità di declinare la value proposition in modo appropriato è fondamentale per attrarre i giusti clienti e sviluppare una base solida su cui costruire la crescita». Questo implica una flessibilità nel modello di business e nella strategia di pricing, adattata ai diversi target di riferimento.
Un’altra sfida riguarda la strategia di go-to-market, che deve essere agile ed efficace: «La velocità con cui una startup riesce a portare sul mercato le proprie soluzioni è determinante per ottenere una rapida validazione del prodotto. Questo processo di validazione deve essere scalabile e adattabile a diversi settori industriali, permettendo alla startup di ottenere feedback dai clienti in tempi brevi e, di conseguenza, iterare il prodotto in modo efficace.
Una strategia di go-to-market ben strutturata non solo consente di penetrare rapidamente il mercato, ma offre anche l’opportunità di superare velocemente la fase di progetti pilota con le aziende partner, favorendo una transizione rapida verso implementazioni su larga scala», spiega Chierchia, evidenziando come la rapidità nel validare il prodotto sia cruciale per il successo, generando così maggiore interesse e fiducia da parte dei clienti e degli investitori.
Sul fronte dei finanziamenti, Chierchia sottolinea come per molte startup il reperimento di fondi sia un ostacolo significativo, specie senza una “traction” di mercato evidente – ovvero senza una dimostrazione convincente che la soluzione stia ottenendo un reale interesse da parte dei clienti. «È indispensabile che le startup presentino un piano di business ben strutturato, che contempli diversi scenari di crescita e tenga conto dei principali trend di mercato e delle evoluzioni del settore industriale.
Questo piano deve dimostrare non solo la validità della soluzione, ma anche la sostenibilità del modello di business a lungo termine. Inoltre, una visione chiara della roadmap di crescita e l’abilità di rispondere in modo flessibile alle mutevoli condizioni di mercato sono fondamentali per ottenere il supporto finanziario necessario», spiega.
Infine, la relazione costante con l’ecosistema industriale è un fattore chiave per il successo delle startup. «La collaborazione con partner corporate e grandi aziende, sia clienti che partecipanti all’acceleratore, non è solo importante per la validazione della tecnologia, ma anche per affinare il modello di business.
Questi attori offrono un feedback prezioso», afferma Chierchia. La possibilità di confrontarsi con attori di settore permette di adattare rapidamente strategie e posizionamento in risposta ai cambiamenti del mercato, diventando una leva fondamentale per costruire un business plan robusto e sostenibile nel tempo.
Il ruolo di tecnologie emergenti e modelli collaborativi nel manufacturing italiano
In Italia, l’adozione di tecnologie come l’intelligenza artificiale e l’IoT sta ridefinendo profondamente il settore manifatturiero. «L’evoluzione tecnologica sta trasformando radicalmente il settore, in particolare per quanto riguarda i produttori di macchine e sistemi per la produzione», afferma Chierchia, sottolineando come queste tecnologie supportino la transizione verso modelli di servitizzazione: «I produttori non si limitano più a vendere macchinari, ma offrono anche servizi digitali continuativi legati al monitoraggio e all’ottimizzazione delle performance dei macchinari stessi».
Queste innovazioni stanno inoltre portando a un cambiamento nei modelli di collaborazione e interazione nell’ecosistema industriale. «L’integrazione di soluzioni digitali cambia profondamente anche il modello di collaborazione tra gli attori dell’ecosistema industriale», continua Chierchia, descrivendo come si passi da una catena del valore non lineare tra fornitori e clienti a una rete di partnership interconnesse in cui i dati sono condivisi per ottimizzare i processi.
Le piattaforme digitali, unite agli algoritmi di intelligenza artificiale, facilitano decisioni più informate e migliorano l’intera filiera in temini di efficienza, costi e sostenibilità. «Per esempio – dice Chierchia – grazie all’AI è possibile ottimizzare il consumo di energia, ridurre gli sprechi e garantire che i processi produttivi abbiano un impatto ambientale minore».
Costruire relazioni solide tra startup e corporate partner
Forward Factory sostiene attivamente le startup attraverso partnership strategiche con grandi aziende manifatturiere, le quali assumono un ruolo guida nel programma di accelerazione. Chierchia evidenzia come «la chiave del successo in una relazione tra startup e corporate risiede in due fattori essenziali: dal lato delle startup, è necessaria una forte capacità di ascolto e la disponibilità a mettersi in discussione, modellando la propria proposta di valore in funzione delle reali esigenze del mercato; dal lato delle corporate, deve esserci una genuina volontà di andare oltre il semplice progetto pilota, impegnandosi a far scalare la tecnologia all’interno dell’azienda».
La vera sfida per garantire una relazione di successo è, quindi, riuscire a superare la fase del progetto pilota, trasformando le soluzioni validate in progetti scalabili e implementabili su larga scala all’interno delle imprese.
Open Innovation: il modello di GELLIFY e Forward Factory
Il modello di business di GELLIFY si basa sull’open innovation, articolato in tre elementi chiave, ciascuno rispondente a un bisogno specifico dell’ecosistema dell’innovazione:
Ecosistema delle startup digitali
GELLIFY investe in equity con l’obiettivo di portare le startup a un’exit rapida. La forza del modello di GELLIFY risiede nell’affiancare ai capitali competenze e metodologie specifiche, utili a supportare la crescita delle startup. Questo approccio permette di completare lo sviluppo di algoritmi sofisticati, integrandoli in piattaforme IoT e implementando le tecnologie delle startup all’interno di progetti reali con il mondo corporate.
Ecosistema degli investitori
GELLIFY crea iniziative di coinvestimento focalizzate su verticali specifici, coinvolgendo anche le imprese nel ruolo di investitori attivi. Queste aziende, infatti, non si limitano a essere semplici utilizzatori delle tecnologie, ma assumono un nuovo ruolo strategico all’interno del loro settore. Forward Factory si inserisce in questo contesto come acceleratore dedicato a startup digitali per il settore manifatturiero. In questo progetto, partner del capitale sono CDP, GELLIFY e varie aziende manifatturiere, che investono nell’ecosistema delle startup con una visione a lungo termine.
Ecosistema delle aziende
GELLIFY offre alle aziende servizi di consulenza end-to-end, supportandole nella definizione e nell’implementazione di strategie tecnologiche avanzate. Le tecnologie innovative integrate nei progetti spesso provengono dall’ecosistema delle startup. Questo permette una sinergia che non solo accelera l’innovazione, ma rende le startup di Forward Factory protagoniste nella trasformazione digitale delle imprese.
«GELLIFY fa leva sul proprio modello di innovazione per guidare Forward Factory», spiega Chierchia, che descrive come il programma incoraggi l’interazione tra startup del portafoglio per generare sinergie e rafforzare la proposta di valore delle tecnologie offerte. Questo ecosistema di innovazione crea un ambiente in cui le startup possono testare le proprie tecnologie in contesti reali e beneficiare del supporto di investitori industriali, che apportano esperienza e capitale.
Il programma di accelerazione Forward Factory
Forward Factory si distingue per la sua struttura in tre fasi: Build to Scale, Factory Unlock e Forever. Ogni fase risponde a bisogni specifici delle startup, dalla creazione di soluzioni scalabili allo sviluppo di PoC con partner industriali fino al supporto continuo per la crescita. «Il processo di selezione – continua Chierchia – è rigoroso e strutturato, finalizzato a individuare le startup più promettenti e allineate con gli obiettivi del programma.
I criteri principali di selezione sono i seguenti. Commitment dei soci fondatori: almeno uno dei soci fondatori deve essere impegnato a tempo pieno nella startup, per garantire un impegno concreto nella sua crescita e nello sviluppo della soluzione. Anno di fondazione: la startup non deve avere più di tre anni di vita. Validità tecnologica e di business: vengono privilegiate startup che abbiano già testato e validato la loro tecnologia, con soluzioni pronte per essere sviluppate in contesti produttivi reali.
Composizione della cap table: si preferiscono startup con una cap table non frammentata, in cui i soci operativi possiedono una porzione significativa delle quote societarie, per garantire che abbiano il pieno controllo e interesse nel far crescere l’impresa. Questi criteri permettono di selezionare le startup con il massimo potenziale di crescita, pronte per affrontare le sfide del mercato e in grado di collaborare con le aziende partner per sviluppare soluzioni scalabili e di impatto per il settore manifatturiero».
Demo Day 2024: un trampolino per le startup del digital manufacturing
Il Demo Day, che si terrà il 5 dicembre al Phygital Hub di GELLIFY a Bologna, rappresenta un’opportunità cruciale per le startup di Forward Factory. «L’obiettivo principale della giornata è offrire alle startup un palco privilegiato dove presentare le proprie soluzioni tecnologiche e i risultati dei Proof of Concept sviluppati all’interno del programma – spiega Chierchia –.
Ci aspettiamo che le startup sappiano evidenziare non solo i risultati raggiunti fino a oggi, ma anche il potenziale di scalabilità delle loro soluzioni, mostrando in modo chiaro e concreto come le loro tecnologie possano rispondere ai bisogni reali del mercato e generare valore per i settori chiave dell’economia. Questa giornata rappresenta non solo un momento di visibilità per le startup, ma anche un trampolino di lancio per trasformare le loro idee innovative in progetti di successo, con l’aiuto delle connessioni e delle collaborazioni che potranno nascere durante questa occasione».
Con l’attenzione crescente verso le tecnologie innovative nel manufacturing, Forward Factory e GELLIFY si posizionano come attori fondamentali nel promuovere la digitalizzazione del settore industriale, creando una rete collaborativa che spinge le startup verso il successo.