Disegnare il futuro 2024, tappa Piemonte

Il 26 novembre al Talent Garden Fondazione Agnelli si è tenuta la seconda edizione di Disegnare il futuro Piemonte, evento sull’innovazione di Italia Economy
In Piemonte, il futuro dell’innovazione è nelle mani dei giovani. La regione, già nota per la sua lunga tradizione di eccellenza industriale, sta vivendo una profonda trasformazione che la posiziona come polo tecnologico innovativo e sostenibile, capace di attirare investimenti e talenti grazie a un ecosistema fatto di istituzioni, imprese, università e centri di ricerca all’avanguardia.
Le start up sono una delle espressioni più evidenti di questo fermento: se ne contano oltre 1.500, attive in settori strategici come l’intelligenza artificiale, la sostenibilità ambientale e l’industria 4.0. Il Piemonte, inoltre, secondo i dati Istat e come sottolineato da Gian Luca Vignale, assessore regionale al personale, organizzazione e patrimonio, delegificazione e semplificazione dei percorsi amministrativi, Fondi di Sviluppo e Coesione, è la seconda regione italiana per investimenti in Ricerca e Sviluppo con una spesa che si avvicina ai 2 miliardi di euro l’anno, di cui oltre il 70 per cento provenienti dal settore privato, e un rapporto del 2,1 per cento sul Pil, rispetto alla media nazionale che è dell’1,5 per cento, tra gli ultimi a livello europeo.
Si tratta di un panorama ricco e diversificato, quello che è emerso dalla seconda edizione di Disegnare il futuro Piemonte, il forum sull’innovazione di Italia Economy, in programma martedì 26 novembre al Talent Garden Fondazione Agnelli, che trae forza da realtà come gli incubatori del Politecnico di Torino e dell’Università di Torino, dove i giovani imprenditori trovano il supporto necessario per trasformare idee innovative in progetti imprenditoriali concreti.
Un esempio di questa sinergia è rappresentato dalla Butterfly Area, un innovativo polo scientifico e tecnologico nato nella nuova Città delle Scienze e dell’Ambiente di Grugliasco. Con oltre 50mila metri quadrati dedicati a ricerca e industria, questo progetto mira a combinare sostenibilità e sviluppo economico, offrendo ai giovani ricercatori spazi e opportunità per sperimentare soluzioni avanzate. «Si tratta di progetto innovativo che nasce da un patto territoriale – ha spiegato Cristina Prandi, coordinatrice scientifica di Butterfly Area e vicerettrice alla ricerca dell’Università di Torino –. È un modello diffuso in molti paesi tecnologicamente avanzati, ma è il primo esempio in Italia dove le imprese saranno presenti nei luoghi di formazione e ricerca».
Un altro motore del cambiamento è rappresentato dal Gruppo Giovani Imprenditori Unione Industriali di Torino, che, sotto la presidenza di Barbara Graffino, promuove iniziative volte a formare la nuova generazione di imprenditori. Attraverso un programma di educazione all’imprenditorialità avviato con la media company Will Media e progetti come “Start Hack – L’hackathon per la tua idea di startup” si stimola l’imprenditorialità e si dimostra come l’innovazione possa nascere ovunque, purché ci sia il giusto supporto e una mentalità aperta al cambiamento e alla contaminazione.
O il Club degli Investitori che punta a diventare il principale gruppo italiano di Business Angels a livello globale supportando gli imprenditori dovunque operino. «Investire sul capitale umano – ha sottolineato Giancarlo Rocchietti, presidente del Club – per me significa investire sui giovani e sulle start up, per dare una risposta alla crisi delle aziende famigliari e agli studenti che vogliono diventare imprenditori».
Questo fermento si inserisce in un quadro più ampio, che vede Torino riconosciuta come Capitale della Cultura d’Impresa 2024, un riconoscimento che riflette la vitalità del territorio e il suo impegno nel coniugare tradizione e modernità. Tra le imprese piemontesi fortemente impegnate in questo binomio, Lavazza investe in progetti di ricerca sul territorio e collaborazioni internazionali per garantire un futuro più responsabile alla filiera del caffè.
L’azienda ha siglato un accordo di collaborazione su ricerca, innovazione e formazione con l’Università di Torino che prevede un investimento di circa 600mila euro per 3 anni nell’ambito delle progettualità legate alla Butterfly Area, un esempio di come l’innovazione possa essere alimentata dalla sinergia tra accademia e impresa. «Del progetto ne ho percepito subito le potenzialità trasversali – ha commentato Marco Lavazza, vicepresidente Lavazza Group –. La Butterfly Area è un modello virtuoso che può aiutare Torino ad attrarre investimenti dall’estero».
L’integrazione tra innovazione e sostenibilità è un altro aspetto fondamentale che definisce il Piemonte di oggi. Realtà come Zest, una società di venture capital impegnata nel sostenere start up ad alto potenziale, dimostrano come sia possibile coniugare crescita economica e responsabilità sociale. Attraverso progetti orientati alla decarbonizzazione e all’impatto positivo sul territorio, Zest, come ha evidenziato il presidente esecutivo Marco Gay, mette al centro le competenze tecnologiche e la formazione, coinvolgendo i giovani non solo come innovatori, ma anche come leader del cambiamento.
Il volontariato di impresa e di competenza è un’altra forma di collaborazione tra aziende, dipendenti e organizzazioni del terzo settore volta a generare valore sociale e rafforzare il legame con la comunità, che si manifesta nel progetto “Vis à Vis – Volontariato-Imprese-Società e Valutazione dell’Impatto Sociale” promosso da Volontariato Torino ETS con il contributo della Camera di Commercio di Torino. «Nessuna trasformazione che prevede la crescita – ha commentato Alessandro Prandi, responsabile area progettazione e sviluppo Volontariato Torino ETS – può prescindere dal tenere al centro le persone».
IBM, una delle aziende tecnologiche più importanti del mondo, è attivamente impegnata nel contribuire allo sviluppo tecnologico del Sistema Paese sostenendo la crescita sostenibile attraverso la formazione e la collaborazione tra pubblico e privato. Daniela Scaramuccia, Partner Public Cluster Leader IBM Consulting Italia ha individuato nell’intelligenza artificiale e nel quantum computing i trend del futuro.

La sostenibilità è un pilastro anche del Gruppo Serenissima Ristorazione che offre differenti modalità di fruizione pasti selezionando solo fornitori locali, riducendo l’impronta carbonica del trasporto degli alimenti e supportando l’economia locale. «L’innovazione è collegata alla sostenibilità – ha sostenuto Tommaso Putin, vicepresidente esecutivo del Gruppo –. La sfida del futuro sarà la capacità di misurare l’impatto delle nostre attività per attrarre capitali».
La società benefit Marazzato Soluzioni Ambientali di Vercelli ha addirittura formato un team interno, trasversale e multidisciplinare, dedicato alla sostenibilità sociale e ambientale, composto da giovani, i “green ambassador” che hanno il compito di comunicare le iniziative all’interno dell’azienda e coordinare i progetti. «Noi abbiamo investito tanto nella digital transformation – ha commentato Alberto Marazzato, amministratore delegato del Gruppo – ma l’ostacolo più grande che ci siamo trovati ad affrontare è stato spostare le persone dalla zona di comfort. Siamo quindi partiti dalla sensibilizzazione e dal basso per far capire che il cambiamento è una sfida per tutti».
Il Piemonte, quindi, non si limita a guardare al futuro: lo sta costruendo attivamente, con e per le nuove generazioni. Grazie a una rete di supporto che include università, imprese e istituzioni, i giovani non sono semplicemente destinatari di opportunità, ma veri protagonisti di un cambiamento che guarda oltre i confini locali e la realtà delle start up. Ma i passi da fare sono ancora tanti.
Ad esempio, per agevolare l’ingresso delle piccole e medie imprese in borsa servono regolamenti, accessi più agevoli, incentivi fiscali e sostegno alla domanda, come indicato da Luca Tavano, Head Mid & Small Caps – Equity Primary Markets di Borsa Italiana. Inoltre, per la crescita delle Pmi italiane stanno diventando una leva fondamentale i mercati privati che consentono alle aziende di crescere, consolidarsi e competere anche a livello internazionale.
Azimut Direct, parte del Gruppo Azimut, si sta posizionando come un attore chiave in questo ambito, offrendo soluzioni finanziarie innovative e mirate alle Pmi. «Nel paper di Mario Draghi sulla competitività europea – ha aggiunto Fabio Mungai, director Azimut Direct – i punti chiave sono tre: crescita sostenibile, sviluppo tecnologico e accesso ai capital markets». Banca Progetto, invece, si distingue nel panorama bancario italiano per il suo approccio innovativo e la capacità di rispondere alle esigenze delle Pmi con soluzioni digitali e un supporto personalizzato e umano.
«La definizione “Artigiani Digitali” – ha commentato Roberto Gordini, responsabile territoriale Centro Nord Ovest di Banca Progetto – rappresenta in modo preciso il nostro modello di business e quello che facciamo da sei anni».
Il principio della “lean thinking”, infine, è quello che guida la società di consulenza auxiell: una filosofia gestionale che mira all’ottimizzazione dei processi e alla massima efficienza operativa attraverso l’eliminazione sistemica degli sprechi e la valorizzazione delle risorse. L’obiettivo, come evidenziato da Francesco Culos, Partner & Account Relationship Leader auxiell, è «trasformare i comportamenti delle persone in maniera virtuosa».
Il Piemonte sta dimostrando di essere un laboratorio dinamico per l’innovazione e la sostenibilità, costruendo un ponte tra la tradizione industriale e le sfide del futuro. Grazie alla sinergia tra istituzioni, imprese, università e start up, la regione non solo investe in ricerca e sviluppo, ma crea un ecosistema in cui i giovani possono diventare protagonisti del cambiamento.
Le iniziative che spaziano dalla formazione imprenditoriale alla sostenibilità ambientale, fino all’adozione di tecnologie avanzate, evidenziano una visione chiara: il futuro del Piemonte è affidato alla capacità di coniugare eccellenza, inclusività e innovazione. Se il presente è promettente, il futuro sembra ancor più luminoso, con opportunità che superano i confini locali e aprono le porte a una competitività globale.
Foto: Monica Taglietti