Azimut Benetti, la nautica di lusso naviga in ottime acque
Ci sono gli yacht e ci sono i super yacht, quelli sopra i 24 metri di lunghezza. Un’esperienza riservata a chi ama il mare e la libertà dai problemi economici. Nel 1969 Paolo Vitelli è venuto incontro a queste esigenze fondando la Azimut (sito web), che nel 2003 fondendosi con i Cantieri Benetti è diventata Azimut Benetti Yachts (sito web), di cui oggi Vitelli è presidente. Uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy e al primo posto nel mondo tra i produttori mondiali di nautica di lusso da diporto. L’86% della proprietà è della famiglia Vitelli, mentre il 14% è di TIP (Tamburi Investments Partners). Italia Economy ha intervistato Marco Valle, Ceo di Azimut|Benetti Group
Quanto l’innovazione conta nella nautica?
L’innovazione è essenziale. Il Gruppo Azimut|Benetti è il primo produttore al mondo di yacht sopra i 24m da 23 anni consecutivi, secondo il ranking del “Global Order Book” di Boat International: penso che la ragione di questo primato, che sorprende per la durata nel tempo, sia da ricercare nella costante capacità di innovare, che ci ha permesso di continuare a introdurre inedite soluzioni tecnologiche e di design. Una tensione verso l’innovazione che da sempre è parte del DNA del Gruppo e che è radicata anche nella capacità di anticipare le necessità degli armatori e di guidare i trend di settore. L’esempio più recente è la nuova Serie Seadeck, presentata da Azimut a marzo e caratterizzata da una grande terrazza di poppa a filo d’acqua, la “fun island”: la risposta al desiderio crescente di riavvicinarsi alla natura, all’insegna di un modo autentico e conviviale di vivere il mare. Un orientamento che abbiamo saputo cogliere già nel 2017, quando abbiamo lanciato l’Oasis Deck™ di Benetti, straordinario successo e oggi uno dei principali riferimenti esperienziali e stilistici del settore.
Quanto avete innovato nel 2022?
Da oltre venti anni perseguiamo una “green route” con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 e le principali innovazioni del 2022 hanno segnato tappe importanti di questo percorso: Benetti ha lanciato il nuovo B.Yond 37M, un superyacht ibrido premiato agli Yacht Trophies del Salone Nautico di Cannes come “Green yacht of the world” per il risultato di ridurre le emissioni di CO2 del 24% e quelle di NOx fino all’85%. Oltre la metà delle unità vendute è stata acquistata con il sistema E-mode hybrid sviluppato insieme a Siemens, un segno della crescente consapevolezza del mercato rispetto a questi temi di grande rilevanza, precorsi dal Gruppo nel campo della nautica da diporto.
Azimut ha introdotto nuove soluzioni di design presentando Grande 26M, il primo yacht a proporre una terrazza “Deck2Deck” – ovvero ottenuta grazie all’estensione dello specchio di poppa – e Grande 36M, caratterizzato da un upperdeck che corre da poppa a prua su un unico livello. Entrambi gli yacht si inseriscono nella famiglia dei Low Emission Yacht, il range in cui riuniamo i modelli che consumano dal 20% al 30% in meno rispetto a imbarcazioni comparabili con carena tradizionale e linea d’asse. Oggi vi rientra oltre la metà della flotta di Azimut, un risultato raggiunto grazie al lavoro dell’R&D dell’azienda e allo sviluppo di tre leve che consentono di abbattere i consumi – e quindi le emissioni di CO2: alleggerimento delle imbarcazioni grazie all’uso estensivo del carbonio, sviluppo di carene ad alta efficienza rispetto alla destinazione d’uso del modello e adozione di propulsioni innovative.
Quale spazio/budget riservate all’innovazione?
Ricerca e sviluppo sono una parte fondante dell’identità dell’azienda: come Gruppo, abbiamo previsto un investimento di 130M in R&D nel prossimo triennio.
Per approfondimenti, leggi altri articoli: Economia- I protagonisti
Leggi altri articoli dello stesso autore: Giorgio Nadali
Leggi altri articoli: Nautica